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Resa limitata al 50% nei vivai di Padergnone.

Il materiale selezionato è comunque di buona qualità.

Il piano di produzione di barbatelle di vite, elaborato dal direttivo della Cooperativa vivai di Padergnone, era partito all’inizio del 2019 con la preparazione di oltre 7 milioni di innesti. Dopo la forzatura in serra, nella tarda primavera, gli innesti talea erano stati messi a dimora nei 50 ettari di terreno, gestiti dai 20 vivaisti associati alla Cooperativa: 35 nel Veneto, 15 in Trentino. Le piogge e il freddo dei mesi di maggio e giugno e di fine stagione hanno condizionato il radicamento e il completamento dello sviluppo delle barbatelle nella fase finale di coltivazione. Nella prima settimana di quest’anno, dice il direttore Michele Paris, il personale della cooperativa, ha completato la cernita e la suddivisione delle barbatelle in base dalla qualità. La resa non supera il 50%, rispetto alla media del 75% di una stagione normale. Il materiale selezionato è comunque di buona qualità. Le barbatelle sono state assemblate in mazzi e riposte in sella frigorifera in attesa della consegna agli acquirenti.

 

Sergio Ferrari

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Ultimo aggiornamento: 2020-01-14 23:47


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