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Frutti di bosco Sant'Orsola, immagine tratta dalla rivista Terra Trentina n. 4_2011

La coltivazione praticata dai soci della cooperativa privilegia nei limiti possibili e praticabili mezzi e metodi di difesa alternativi ai fitofarmaci.

La Cooperativa Sant’Orsola non ha interesse a promuovere presso le aziende associate la coltivazione biologica di fragole e piccoli frutti. Lo afferma, il direttore Matteo Bortolini, che adduce a sostegno dell’esclusione tre motivi. Il regolamento europeo sull’agricoltura biologica non prevede la coltivazione di fragole e piccoli frutti fuori suolo. L’attuale situazione fitosanitaria, caratterizzata da forte infestazione di drosophila suzukii non consente di escludere a priori il ricorso a fitofarmaci. La coltivazione praticata dai soci della cooperativa privilegia nei limiti possibili e praticabili mezzi e metodi di difesa alternativi ai fitofarmaci. In sostanza i prodotti a marchio Sant’Orsola ottenuti seguendo un disciplinare di produzione integrata molto severo si avvicinano al limite massimo di sostenibilità raggiungibile nelle condizioni attuali.

Sergio Ferrari

Ultimo aggiornamento: 2017-03-28 23:46


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