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Attacco di oidio, crittogama, su semenzale, immagine tratta dalla rivista Terra Trentina luglio_agosto 2013

 I trattamenti a secco avevano lo scopo di prevenire lo sviluppo di crittogame, insetti e acari.

Sull’Almanacco Agrario edizione 1940, Vittorio Zanon, cattedratico ambulante esperto di frutticoltura e zootecnia e capo dell’Ispettorato provinciale all’agricoltura nel secondo dopoguerra fino ai primi anni ’60, firma un articolo molto significativo, anche dopo più di mezzo secolo. Si intitola “Trattamenti anticrittogamici ed insetticidi alle piante da frutto”. Parla di meli e peri molto sviluppati in altezza perché allevati su portainnesto franco. Fa eccezione la Renetta Canada dalla chioma espansa. Grande importanza è riservata ai trattamenti a secco eseguiti su piante in pieno riposo vegetativo. Prodotti disponibili: solfato di rame, polisolfuro di calcio e olio di catrame. I trattamenti a secco avevano lo scopo di prevenire lo sviluppo di crittogame, insetti e acari. Di regola erano preceduti da accurate raschiature e spazzolettature. Per i trattamenti a verde eseguiti durante la stagione, gli unici insetticidi disponibili erano l’arseniato di calcio e i derivati della nicotina.

Sergio Ferrari

Ultimo aggiornamento: 2017-03-29 00:41


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