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13/06/2014

Trent'anni di "confusione" nei vigneti trentini

Fino a 30 anni fa nei vigneti del Trentino all’epoca della fioritura si contavano i nidi delle larve di tignola e tignoletta dell’uva formati da più fiori raggrumati per valutare l’esito dei trattamenti eseguiti in prefioritura. Oggi entrambe le specie sono tenute sotto controllo con il metodo della confusione sessuale provocata sulle farfalline maschio tramite la diffusione di ormoni specifici liberati da erogatori preventivamente collocati nel vigneto. Con la confusione si evita il ricorso a prodotti chimici e si risparmiano i tempi necessari per i trattamenti, ma comporta un costo superiore poiché sono necessari 500 erogatori di feromoni per ettaro.
S. Ferrari