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Api, immagine tratta dal comunicato stampa PAT n. 210 del 3 febbraio 2017

Si apre oggi l'iniziativa formativa di 608 ore per aspiranti mastri apicoltori. Ieri open day con seminario.

Parte ufficialmente oggi la prima edizione del corso per mastro apicoltore organizzato dalla Fondazione Edmund Mach. Primo per vastità e con docenti da tutta Italia, si svolgerà fino a dicembre presso il campus di San Michele. Ieri è stata la volta dell'open day con la presentazione del piano di didattico e il seminario sull'apicoltura tenuto da Antonio Belletti.
L'iniziativa formativa professionalizzante della durata di 608 ore per divenire apicoltori professionisti, è promossa dal Centro Istruzione e Formazione e dal Centro di Trasferimento Tecnologico, e può contare su una rete di soggetti partner molto qualificata. Durante il corso saranno affrontati aspetti teorici e pratici legati al mondo delle api e dell’apicoltura, dalla biologia delle api, alla storia dell’apicoltura alle problematiche burocratiche e di marketing. Per chi volesse seguire i singoli moduli c'è ancora la possibilità di iscriversi. 

Tra i partner ci sono le principali istituzioni, gruppi di ricerca e realtà produttive nel campo dell'apicoltura in Italia. Tra queste figurano Agripharma, Apicoltura Metalori, Associazione Apicoltori Valle di Sole, Pejo e Rabbi, Associazione Apicoltori in Vallagarina e Leochimica srl. Il corso si compone di nove moduli per un totale di 402 ore di lezione frontale e 126 di attività pratico laboratoriali internamente a FEM. A queste seguiranno 80 ore di attività pratiche presso i partner professionali dell'iniziativa per complessive 608 ore.
Ieri si è svolto l'open day unitamente al seminario tenuto dall'apicoltore Antonio Belletti. “Il trend di questi ultimi anni - ha spiegato Belletti- ha portato ad una diminuzione del numero complessivo di apicoltori e un aumento delle aziende professionali ad indirizzo apistico sostenute da un programma di sviluppo rurale che definisce come prioritari requisiti quali biodiversità e sostenibilità. Entrando ancor più nello specifico si osserva come le aziende professionali stanno avendo un ricambio generazionale e sono condotte da giovani con propensione all’investimento e alla multifunzionalità con particolare attenzione alla produzione al servizio di impollinazione e all’apiterapia”. Si è parlato poi di patologie e tecniche apistiche. (sc)

S.C. 

COMUNICATO STAMPA PAT n. 210 del 3 febbraio 2017

Ultimo aggiornamento: 2017-02-03 22:03


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