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Mucca in stalla, © foto n.e. PAT

La temperatura dell'acqua molto più bassa di quella corporea può creare una reazione all'animale che si abbevera.

L’abbeverata delle bovine nei mesi invernali, può rappresentare un problema, se l’allevatore usa acqua fredda. Le bestie vanno incontro ad una “stremida”. Il termine dialettale, deriva da tremore o tremare, con evidente riferimento alla reazione dell’animale causata dalla temperatura dell’acqua, molto più bassa di quella corporea. A risentirne di più, dice un funzionario dell’Ufficio agricolo periferico di Tione, sono le bovine di razza Frisona o Pezzata nera. Meno reattive sono le razze montanare: Bruna, Rendena e Grigia alpina. E’ quindi necessario il ricorso al riscaldamento dell’acqua ricorrendo, dove esiste, all’impianto fotovoltaico e ai pannelli solari. Da evitare, nelle stalle chiuse, sono pure le correnti d’aria che possono investire anche per poco tempo le bovine stabulate.

Sergio Ferrari

Ultimo aggiornamento: 2018-01-26 10:57


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